Da Mlali: splendido resoconto di una giornata.
..dal diario di Cecilia..
Giorno 6: 25/7/2025
Questa mattina mi sono svegliata con una musica tra il tribale e il tecno alle ore 6.30 che veniva dalla valle, nello stesso tempo il silenzio surreale del luogo faceva capire che gli americani erano partiti..
iniziava la vera vita del kytuo di Mlali.
Tutto scorre con ritmi silenziosi e costanti, un susseguirsi di “fare” in ogni angolo, ognuno nel suo piccolo, dai 4 preti cappuccini, al guardiano del kytuo, alle 4 suore e al personale dedicati ai bambini, circa 6 donne.
Dopo il lavoro, che oggi è stato indimenticabile con il paziente con macete alla vita in poltrona odontoiatrica e ultima paziente che si occupava di medicina tradizionale mi dicevano, ma in verità era una “maga curandera”.
Il pomeriggio è stato dedicato interamente ai bambini disabili ortopedici ospiti, dalle14.30 alle 17.30; le mamme dei piccoli ospiti accompagnati sono circa una decina, e i 20 bambini paraplegici, si muovono strisciando perché non possono camminare, per qualcuno più fortunato c’è la possibilità di usare presidi che riescono a permettere di stare in piedi e camminare strisciando i piccoli piedini storti e senza forze.
Con Paola.
Un apnea di emozioni.
Vedere sorridere per un tratto di matita fatto su un foglio, un aeroplanino di carta con nuvolette disegnate, un palloncino che diventa un compagno di gioco e delle bolle che esprimono leggerezza e fantasia.
Tutto si legge nei loro occhi, perché in Tanzania si comunica molto con occhi e con sopracciglia, i bambini aggiungono il sorriso che fa vedere i bei denti bianchi.
Il kytuo è un posto particolarmente forte, dove se è difficile entrare è ancora più difficile rimanere.
Si rimane intrappolati nelle proprie emozioni, impotenti ma nello stesso tempo con una forza estrema per tirar loro fuori un semplice sorriso. “jambo”, continuamente mette in comunicazione gli adulti, i bambini invece hanno il linguaggio universale dell’Amore, un piccolo verso ti squarcia il cuore e ti porta dentro il loro, dentro il loro sorriso, dentro il loro inferno.
Non riesci a rimanere sul concetto sofferenza, non puoi! Devi ballare quella danza che ti si apre davanti, per poter portare a loro anche un secondo, un secondo in più nella loro vita di spensieratezza, di leggerezza e di umanità.
Di grande connessione e consapevolezza che siamo un Uno, e in questo caso, dentro la Croce di Cristo.
E’ impossibile pensare Armonia, ma tutto sembra al suo posto.
E’ troppo sprecato un giorno qui, se non incontri almeno una volta al giorno queste creature che hanno bisogno dei tuoi occhi, e dei tuoi immensi sorrisi.
Qui il linguaggio universale è il sorriso, e si sente la forte connessione di questa famiglia che è l’umanità.
Arriva l’ora della cena, alle16 iniziamo a preparare i bambini, nei loro posti alcuni in tavolini bassi da 6, altri attaccati al muro con sedie speciali che impediscono loro di cadere, si prepara la cena..
20 piatti in serie con riso e un brodo di carne da mescolare
Siamo solo 2 volontarie io e mia figlia, cantiamo e balliamo per loro.. deve passare il tempo perché si attende la disposizione dei piatti.
Arrivano mamme con bambini neonati legati dietro, i 4 preti, le dade.. ognuno riveste un compito e di colpo ogni bambino ha la sua attenzione, chi potrebbe mai mangiare solo in quelle condizioni?
Io ho un bambino paraplegico e spastico ed è troppo complessa l’alimentazione, credo che mi stia capitando una delle cose più difficili della mia vita.
Trattengo le lacrime, preferisco pregare.
E’ piccolo lui, avrà 2 anni, lo stringo al petto per bloccargli gli spasmi, per far sentire il cuore di mamma.. la sua è lontana.. tornerà a prenderlo a dicembre.
Questo è capitato a lui.
Lo accarezzo,”Wewe mzumi”,gli dico(tu sei bello)
Cerco di fare del mio meglio, non credo ci sia riuscita bene, preferisco che una dada finisca con lui la cena.
Ho tatuato dentro quegli occhi, quei 40 occhi che hanno incrociato e abbracciato i miei, questa sera.
Tutto questo condiviso con mia figlia, che dimostra grande forza di Donna, di essere Umano, di sapere Chi può essere.
Troppe emozioni.
Ringrazio Dio per questa giornata così forte.
Siamo molto stanche andremo a dormire presto oggi..
Cecilia e Paola