Missione a Kinshasa

Da Luciano Fabris le ultime notizie da Kinshasa

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Missione compiuta a Kinshasa.

Congo: grande sorpresa all’aeroporto di Kinshasa, perfettamente in ordine e rinnovato, praticamente un aeroporto europeo.  Il nostro partner ci hanno accompagnato fino alla capitale; finalmente strade ordinate e con l’illuminazione, incredibile, sembra il Sud Africa. Siamo stati alloggiati dalla sorella di Nanou dove non c’era acqua e qualche volta mancava l’elettricità. Natale mangiava di tutto persino l’alligatore e i bachi. La frutta è ottima così i piatti tipici locali. Sabato mattina entriamo nel Centro dentale di Kintambo, Erudit il ragazzo che ha studiato odontotecnica a Vicenza ci accoglie abbracciandoci, così l’équipe odontoiatrica (2 medici e un infermiera). Hanno imbiancato tutto il centro, ma le maggior parte delle macchine del laboratorio sono in panne, così parte dei riuniti. I medici congolesi accettano di lavorare in qualsiasi situazione, quindi estrazioni e devitalizzazioni avvengono senza acqua.  Lunedì in laboratorio ci vengono ad incontrare 3 medici che portano le impronte per confezionare dei ponti in ceramica e due ponti in lega resina della moglie di uno di essi. Erudit ci spiega le difficoltà nel fare protesi fissa e le esigenze dei dentisti. Il nostro aiuto diventa indispensabile per affinare il nostro giovane collega. Natale si mette a sistemare ed aggiustare tutte le attrezzature, pure il compressore dello studio e del laboratorio che aveva una perdita. L’insegnamento di Natale è pratico e diretto, il ragazzo copia facilmente tutta la procedura e realizza i ponti di ceramica. Quando arriva Luciano alcuni dentisti mandano dei pazienti per l’ortodonzia. Dopo aver discusso con il medico del Centro consigliamo di confezione un funzionale Andresen. Prepariamo due casi di ortodonzia fissa e spieghiamo al medico come deve procedere quando saremo partiti.  Una mattina dopo essere passati per l’ambasciata italiana a salutare il Console, il Centro è fermo per un guasto al gruppo elettrogene e non c’è corrente elettrica, ebbene Il grande Natale con logica europea passa in rassegna le varie ipotesi e riesce a farlo partire lasciando attonita tutta l’équipe. Per la prima volta il direttore del Centro è riconoscente regalando una bottiglia di vino “porto”.  Fissato dall’Italia l’appuntamento per e- mail con prof Songo dell’Università di odontostomatologia di Kinshasa ci ricevono ufficialmente. Incontriamo il direttore generale che già era informato e dialoghiamo sull’ipostesi di realDSCN2641izzare una scuola per odontotecnici, entriamo nei particolari e spieghiamo come deve essere la formazione e l’essenzialità delle materie, così la presenza di un odontotecnico qualificato per insegnare in laboratorio nel Centro di Kintambo. Naturalmente la possibilità di stage a fine corso in laboratorio con Erudit. Il direttore generale alla fine mi chiede di chiamarlo Joseph senza il cosiddetto prefisso di professore. Ho chiesto di immortalare con delle foto perché da questo giorno inizierà una collaborazione con Smile Mission onlus e altri partner (Abbiamo suggerito di coinvolgere l’Università di Bruxelles vista la buona intesa).

Una mattina dopo essere passati per l’ambasciata italiana a salutare il Console, il Centro è fermo per un guasto al gruppo elettrogene e non c’è corrente elettrica, ebbene Il grande Natale con logica europea passa in rassegna le varie ipotesi e riesce a farlo partire lasciando attonita tutta l’équipe. Per la prima volta il direttore del Centro è riconoscente regalando una bottiglia di vino “porto”.  Fissato dall’Italia l’appuntamento per e- mail con prof Songo dell’Università di odontostomatologia di Kinshasa ci ricevono ufficialmente. Incontriamo il direttore generale che già era informato e dialoghiamo sull’ipostesi di realizzare una scuola per odontotecnici, entriamo nei particolari e spieghiamo come deve essere la formazione e l’essenzialità delle materie, così la presenza di un odontotecnico qualificato per insegnare in laboratorio nel Centro di Kintambo. Naturalmente la possibilità di stage a fine corso in laboratorio con Erudit. Il direttore generale alla fine mi chiede di chiamarlo Joseph senza il cosiddetto prefisso di professore. Ho chiesto di immortalare con delle foto perché da questo giorno inizierà una collaborazione con Smile Mission onlus e altri partner (Abbiamo suggerito di coinvolgere l’Università di Bruxelles vista la buona intesa).

Il prof. Songo ci ha fatto fare una visita al laboratorio e gli studi dell’Università … la tristezza ha pervaso la nostra mente. Esiste un piccolo laboratorio dove i futuri dentisti non possono fare niente se non osservare cosa sono: una vecchia squadra modelli, delle muffole, un forno di preriscaldo, una fionda senza centrifuga e cose indescrivibili degli anni passati e niente funziona. Ci esoneriamo di descrivere gli studi inefficienti e sgangherati. Alla domanda, quali sono le risorse disponibili? Ci informiamo che il bilancio per la riabilitazione ed acquisto attrezzature del laboratorio sono zero. Con umiltà e tristezza ci hanno chiesto di fare quello che possiamo per fornire le attrezzature necessarie. Abbiamo precisato che la cooperazione è aiuto reciproco verso lo stesso obiettivo. Per questo motivo abbiamo chiesto quali sono le risorse umane e altro disponibili per permetterci di stilare un progetto di massima. Per i futuri ospiti o relatori l’Università metterà a disposizione un alloggio. Oggi l’Università di Kinshasa attende molto da noi volontari e ONG che attraverso la cooperazione può dare dignità all’istruzione medica e professionale e formare i futuri dentisti e odontotecnici.  Un progetto di cooperazione intelligente che può dare autonomia ad un Paese in forte difficoltà.