Dai padri canossiani

Agosto 2005 “Dai padri canossiani” di Maria Lora Cristallo e Camillo Amirante

Dopo anni di “mal d’Africa”, decidiamo per questa volta di approdare in un posto nuovo, il Brasile. All’arrivo, all’aeroporto di Rio, ci attende padre Sergio per condurci alla parrocchia di San Sebastiano in Piabetà, dove da anni opera come missionario canossiano.   L’ambulatorio che ci ospita è stato realizzato grazie all’impegno della nostra associazione partner: gli Amici di Piabetà onlus.

L’accoglienza sua e di tutta la comunità parrocchiale è di un calore e di una cortesia che la gente nostrana sembrano aver perso o dimenticato e che sorprendono perché provenienti da chi quotidianamente si trova a dover affrontare, per vivere, una realtà molto dura. Arrivati in parrocchia, prendiamo alloggio in un piccolo appartamento adiacente l’oratorio, alle spalle della chiesa, e dotato di bagno, angolo cottura e svariati posti letto; facciamo, inoltre, la conoscenza di padre Josè, di Grazia, Marta e Vera che aiutano in cucina, di Epimaco il falegname, ed andiamo, dopo esserci rifocillati, a visitare l’ambulatorio.

Padre Sergio da subito ci ha accordato ampia fiducia ed autonomia riguardo la gestione della struttura e dell’orario di lavoro, accompagnandoci, inoltre, ad acquistare il materiale di cui avevamo bisogno. Nelle due settimane di permanenza abbiamo cercato di assistere quanti più pazienti possibile, perlomeno una quindicina al giorno, cercando di effettuare, quando si poteva, anche più cure in una sola seduta.

A fine giornata ed alla fine della nostra esperienza non ci siamo sentiti stanchi e spossati ma gratificati e soprattutto arricchiti perché i sorrisi e le lacrime di gratitudine che ci hanno regalato queste care persone valgono più di tutto quello che possediamo o crediamo di possedere.