Ruanda, il paese dalle mille colline..

Rwuanda 1-2015

Ruanda, 11-28 Agosto 2015

di: Tommaso Guidetti, Laura Crinelli, Paolo Mantoni, Adriano Cella, Lucio Gerardo

“In Ruanda?! Ma con tutti i posti che ci sono al Mondo…” Questa è la litania che abbiamo sentito ripetutamente quando spiegavamo ad amici e parenti dove avremmo trascorso le ferie di agosto. Ci hanno apostrofato come incoscienti e spericolati, ma non gli abbiamo dato retta, perché dentro di noi qualcosa ci suggeriva che sarebbe stata un’esperienza indimenticabile.

Primo mito da sfatare: il Ruanda è un Paese pericoloso. Dopo il genocidio del 1994 regna la sicurezza nel Paese: le strade sono pattugliate dalla polizia e le città di notte sono presidiate dai militari; “Nobody can touch you” ci hanno ripetuto più volte gli abitanti del posto. Abbiamo varie volte passeggiato in città e nei boschi, ma non abbiamo mai avvertito minacce o pericoli. Ovunque andassimo la gente si avvicinava incuriosita e i bambini ci chiamavano a gran voce “muzungu!”, l’appellativo per gli uomini bianchi.

Secondo mito da sfatare: il Ruanda è un Paese disordinato e sporco. Le strade ruandesi sono molto più pulite di quelle italiane e il traffico, anche nella capitale Kigali, scorre fluido e senza intoppi; non si incontra un solo motociclista senza casco! Questi sono alcuni dei motivi per cui il Ruanda viene definito la Svizzera dell’Africa.

L’altro appellativo del Ruanda è “il Paese dalle mille colline”


 

Puoi leggere la relazione completa  dei volontari cliccando su: Ruanda Agosto 2015