Centro di Formazione Professionale in Madagascar

Agosto 2006   Il progetto: Centro di Formazione Professionale a cura dei responsabili di progetto

Istituzione di un Centro di Formazione Professionale per odontotecnici e infermieri dentali   di Sergio Formentelli

Partner italiani:

  • Associazione Progetto Romania e Suore di S. Giuseppe di Aosta onlus
  • Smile Mission Onlus

Partner locale: Missioni Suore di S. Giuseppe di Aosta

Referente: dr. Sergio Formentelli 339 4345632   0174-47422   formentelli@smilemission.it

Durata Anni: 3;   2006– 2009

Enti finanziatori:

  • Smile Mission Onlus
  • Associazione Progetto Romania e Suore di S. Giuseppe di Aosta onlus
  • Congregazione Suore di S. Giuseppe di Aosta

OBIETTIVO GENERALE

Istituzione di una scuola per infermieri dentali e per odontotecnici, come primo passo per istituire (in un successivo progetto da redigersi in un tempo successivo) una rete di ambulatori dentistici presso le sedi delle missioni delle Suore di S. Giuseppe di Aosta

OBIETTIVI SPECIFICI

  1. Formare dai 6-8 infermieri dentali e 6-8 odontotecnici nell’arco di 2 anni
  2. Ottenere il riconoscimento del mansionario e del diploma conseguito da parte delle autorità malgasce

STRATEGIE

  1. Effettuare come primo passo una indagine epidemiologica conoscitiva per identificare le patologie odontoiatriche più comuni nell’area di intervento.
  2. Formare, secondo la strategia “formare i formatori” almeno due odontotecnici e due infermiere dentali scelte fra le suore e le novizie della congregazione che gestiranno il Centro di Formazione Professionale dopo la fine del progetto.
  3. Formare altri 4-6 infermieri dentali e 4-6 odontotecnici che costituiranno il personale operativo della rete di centri da istituirsi presso le Missioni della congregazione.

ATTIVITA’

  • Costruzione o adeguamento dei locali necessari all’attività (circa 150-200 m2)
  • Reclutare un cooperante o più cooperanti che si alternino per periodi di almeno 3 mesi l’uno, in modo da coprire completamente il primo anno di attività didattica; nel secondo anno la copertura temporale del cooperante sarà decisa in funzione del livello di preparazione raggiunto.
  • Organizzare 3-4 viaggi annui dei volontari di supporto, per periodi minimi di 3 settimane, in equipe composte preferibilmente da 1 dentista, 1 odontotecnico, 1 assistente o igienista.
  • Organizzare in Italia l’attività di formazione e coordinamento didattico dei volontari e dei cooperanti
  • Reperire in donazione o acquistare in Italia attrezzature e materiali di consumo, e inviarli nella sede operativa locale.
  • Reperire il più possibile materiale di consumo e attrezzature sul posto.
  • Organizzare una regolare attività di manutenzione delle attrezzature.
  • Organizzare l’attività di formazione del personale locale, alternando l’attività pratica con la formazione teorica
  • Organizzare una gestione economica dell’attività produttiva della scuola, e monitorare l’andamento economico per il periodo di durata del progetto, trasferendo progressivamente le competenze e le responsabilità al personale formato.

 RISORSE UMANE

Fondamentale per il successo del progetto è la presenza di un cooperante italiano per un anno (o più cooperanti che si alternano); in alternativa, e preferibilmente se disponibili, due cooperanti congolesi (un infermiere e un odontotecnico) da noi formati e diplomati dalle autorità sanitarie del Nord Kiwu per un periodo di tempo equivalente.

La funzione dei volontari italiani è solo di supporto a quella del / dei cooperanti.

CRONOGRAMMA

1° Fase (luglio 2006 – settembre 2006)

Raccolta di materiale e attrezzatura dall’Italia e invio in Madagascar tramite container.

2° Fase (autunno 2006 – primavera 2007)

Costruzione / ristrutturazione dei locali destinati ad ospitare il centro di formazione professionale

3° Fase (primavera 2007 – estate 2007)

Missione esplorativa mirante al montaggio delle attrezzature;

4° Fase (estate 2007 – estate 2008)

Inizio della formazione con presenza costante del /dei cooperanti supportati dai volontari italiani

5° Fase (estate 2008 – estate 2009)

Formazione con presenza dei volontari italiani senza presenza costante di cooperanti; verifiche di apprendimento (esami), consegna dei diplomi.

6° Fase (contemporanea alla fase 5°)

Elaborazione di un nuovo progetto mirante alla costruzione della rete di ambulatori sul territorio malgascio e reperimento delle risorse economiche relative.

Gennaio 2006 Missione esplorativa di Marco Verrando Ho risposto alla richiesta di terapie odontoiatriche ricevuta dalle Suore della Congregazione di S. Giuseppe di Aosta. Queste religiose operano in Romania, Costa d’Avorio e nella grande isola africana.

Con il rientro viene il tempo delle analisi, delle riflessioni e dei progetti. Non immaginavo che la povertà fosse così diffusa e disperata, anche sul piano dei “diritti dell’uomo”. Osservando la campagna e le varie tonalità dei verdi delle risaie, c’è da chiedersi il perchè di questa vita precaria ma la risposta non tarda a venire, quando ti spiegano che il ciclone inesorabilmente distruggerà buona parte del raccolto e magari anche anche la casa, costruita in legno e mattoni crudi, cioè terra essicata. Per cercare un’altrenativa a questa economia di sussistenza,si cerca fortuna in città.

La capitale, Antananarivo, (brevemente detta Tanà)  non può promettere nulla e le migliaia di senzatetto si organizzano lungo i marciapiedi in giacigli di cartone od in tuguri di legno. La risposta politica è lo sgombero forzato, l’incendio delle dimore e la deportazione delle persone ai margini della città, presso le discariche.

Qui la disperazione acquista dimensioni  terribili e all’arrivo di una benna di rifiuti, c’è la corsa in competizione con cani e maiali, a chi riesce a recuperare il meglio del peggio.

Miseria, malattie, alcool mietono vittime soprattutto tra i bambini.

Le Suore di S. Giuseppe, su invito delle quali sono partito, mi hanno portato a 95 km dalla capitale in un villaggio  chiamato Yazholava;  il clima è fresco in quanto ci si trova sull’altopiano e la risorsa primaria ed unica fonte di sostentamento è l’agricoltura.

Le suore hanno realizzato un dispensario, a cui fanno ricorso circa 50 ammalati al giorno; una suora medico si occupa di primo soccorso, vaccinazioni, analisi, terapia antitubercolare e antimalarica, e tenta di fare formazione sanitaria e prevenzione delle malattie, ma con grande fatica per le limitate energie fisiche.

Sono partito con quanto ho recuperato e con un micromotore da laboratorio su cui innesto un manipolo angolato per preparare cavità e cemento vetroionomerico per restauri conservativi, anestetico e pinze da estrazione.

Ho quindi organizzato, con l’aiuto di una suora medico, il gabinetto dentistico, tutto contenuto in una valigia. Dai 30 ai 40 pazienti al giorno e per tutti un caso: ad una ragazza ventenne dovevo levare 15 radici; le ho chiesto di dividere in più sedute le cure; la risposta è stata che veniva da lontano, a piedi, e mi ha chiesto di levargliele tutte in una seduta. Non solo non si è lamentata ma alcuni giorni dopo mi ha fatto sapere che non c’erano stati problemi, nessun dolore e ancora mille grazie!

La richiesta delle Suore è di aprire con Smile Mission un ambulatorio dentistico in una zona ancor più depressa nel Sud Est del Paese, vicino alla cittadina di Tsiatosika, vicino al mare. L’isola, per quel poco che ho potuto vedere, è bellissima.

Specie faunistiche e botaniche uniche, dovute al distacco dall’Africa e dalla zolla asiatica, lemuri, camaleonti, farfalle dai mille colori per non parlare delle pesche, manghi, ananas e lychees. Una vera ghiottoneria. L’augurio è di ritornare in forze in quel paradiso disperato.