Descrizione
Non sono manifesti pubblicitari di qualche emulo di Oliviero Toscani.
Sono manifesti che, in agosto 2005 cospargono le vie della capitale Sarajevo.
Sono il pietoso tentativo di dare un nome a dei corpi ancora sconosciuti vittime del massacro di Srebrenica, riconoscendo i vestiti che indossavano i giorni della follia omicida.
Questa è la Bosnia del 2002.
Se da un lato il centro della capitale appare una metropoli viva, per certi versi ricca, appena ci si sposta nelle periferie la situazione cambia radicalmente.
Questa è l’introduzione al nostro progetto Bosnia…